Cena a sostegno di Casa Matilda

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Sabato primo dicembre, nella magnifica location di Villa Castelletti a Signa, circa 350 persone si sono riunite attorno alle Pubbliche Assistenze Riunite di Empoli ed al circolo virtuoso , nato cinque anni fa da un’iniziativa di Elio Orlando della Matilda Ricami, che ha visto nel corso degli anni un incremento di sostenitori tra le aziende dell’empolese valdelsa e non solo. Un sodalizio, quello tra queste realtà, che ha portato in questi anni numerosissimi risultati per il contrasto alla violenza di genere, fino ad arrivare a quest’ultimo importante progetto che vedrà la realizzazione di una casa accoglienza per donne e bambini vittime di violenza.

Presenti alla serata , tanti personaggi del mondo dell’imprenditoria, della politica e della società civile.

Il merito delle Pubbliche Assistenze Riunite e dei primi sostenitori in questi cinque anni è stato di riuscire a riunire intorno a degli obiettivi un gruppo di imprenditori sempre più grande, che ha deciso, nel nome della solidarietà, di aggiungere un mattone dopo l’altro per il contrasto alla violenza di genere, sostenendo le attività del Centro Aiuto Donna Lilith.

Tra i sostenitori dell’iniziativa occorre menzionare : Matilda Ricami, Pellemoda srl, Denim Srl, Swarovsky, Scotti, Clinica Leonardo, Generali Assicurazioni Empoli Ramacciotti, A&A, Studio Auriga, Allianz Assicurazioni Empoli. Fioravanti & Cambi, Banca Popolare di Lajatico, Cassa Risparmio di Firenze, Chianti Banca, Hotel Savoia e Campana di Montecatini, A.T.I. Servizi. Birindelli, Roberto Cavalli, Westar, D’Anzi F.lli, Rotary di Empoli e San Miniato, Donne al Quadrato e Federazione Fidapa.

Tra le autorità politiche hanno preso parte: la vicepresidente della Regione Toscana con delega alle Pari Opportunità Monica Barni, il consigliere regionale Enrico Sostegni e per il Comune di Empoli l’assessore Antonio Ponzo Pellegrini.

L’obiettivo di quest’anno consiste nel ristrutturare l’Hotel Vittoria in Via Carrucci, a Empoli, e far nascere in esso Casa Matilda. Il risultato finale di questa raccolta, grazie anche al contributo dei numerosi ospiti presenti, e’ stato di circa 50.000 euro.

COS’È CASA MATILDA.

Casa Matilda è una casa di accoglienza per le donne vittime di violenza e i relativi figli. Dodici camere con bagno privato, con sala comune e stanza ludica per i più piccoli. Alcune di queste camere saranno accessibili anche alle persone con disabilità. Casa Matilda aprirà i battenti nella primavera 2019.

L’intento è di rendere le donne delle ospiti temporanee di questa struttura, per dare loro il tempo di recuperare la propria autonomia, percorso spesso non semplice per chi per anni ha subito violenze non solo fisiche, ma anche psicologiche ed economiche.

Casa Matilda sarà gestito dal Centro Aiuto Donna Lilith e offrirà alle ospiti alcuni importanti servizi qualificati, grazie alle professioniste che quotidianamente lavorano per il Centro.

IL CENTRO AIUTO DONNA LILITH

Il Centro Aiuto Donna Lilith delle Pubbliche Assistenze Riunite di Empoli è un Centro di specializzazione nato nel 2002 come risposta alle numerose richieste di aiuto da parte di donne che si erano presentate presso la sede dell’Associazione e su richiesta del Comune di Empoli.

Unico e progettualmente innovativo, nel territorio dell’Empolese-Valdelsa, fornisce alle donne che subiscono violenza all’interno delle mura domestiche un supporto psicologico, assistenza legale ed accoglienza quando l’incolumità della donna è fortemente a rischio.

Sul territorio gestisce tre case rifugio ad indirizzo segreto pronte ad accogliere le donne ed i loro figli in caso di emergenza. Il gruppo di lavoro di Lilith è composto da figure professionali eterogenee, quali psicoterapeute, psicologhe, assistenti sociali, avvocati e mediatrici culturali, che operano in concertazione per l’ accoglienza della donna, il suo sostegno psicologico e legale e la progettazione, assieme alla donna stessa, di un percorso  per l’uscita dalla violenza che prevede un processo di acquisizione di consapevolezza di sé, delle proprie potenzialità e di reinserimento nell’attività lavorativa.

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