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Mamma Olga e Sofia, un anno dopo l’arrivo dall’Ucraina: “Siamo fortunate”

Fuggite dalla guerra, mamma e figlia sono state accolte dalle Pubbliche Assistenze Riunite nel marzo 2022. Presidente Gallerini: “Ormai sono parte di noi”

Dall’inizio della guerra in Ucraina, il 24 febbraio 2022, è trascorso ormai più di un anno e da allora tante sono le persone che hanno dovuto lasciare il loro Paese, in cerca di un luogo sicuro. Come mamma Olga e la sua bambina, la piccola Sofia, fuggite dai bombardamenti dopo essere state rifugiate per otto giorni in uno scantinato, e accolte dalle Pubbliche Assistenze Riunite. Il loro arrivo, dopo due settimane dall’inizio della guerra, è stato frutto di un passa parola solidale, grazie al quale mamma e figlia accompagnate dal viceparroco di Alfonsine in provincia di Ravenna hanno raggiunto la Toscana. Un lungo viaggio partito da Kharkiv, dove hanno dovuto lasciare i parenti, fino alla Polonia e all’arrivo in provincia di Ravenna dove è nato il contatto con le Pubbliche Assistenze di Empoli. Da quel giorno, il 12 marzo 2022, ad oggi Olga e Sofia sono ancora accolte dall’Anpas empolese.

A distanza di un anno, la giovane mamma Olga racconta “sono scappata per proteggere la mia bambina. Ad oggi mi ritengo la più fortunata dei rifugiati. Se ho un problema ricevo subito aiuto e riesco a risolverlo. Qui Sofia sta crescendo serena”. La piccolina, arrivata che aveva appena tre mesi, ha festeggiato il suo primo compleanno proprio alle Pubbliche Assistenze Riunite, in compagnia delle bambine e dei bambini di Casa Matilda e di tanti nuovi amici dell’associazione. Ha imparato a camminare, gioca ed è felice con la sua mamma. Tra un dentino e l’altro che crescono, parla a modo suo ma si fa già capire bene. Olga ogni giorno sente la sua famiglia, rimasta in Ucraina, “stanno bene” dice, ma racconta di una situazione difficile, fatta di paura e mancanza di acqua e luce. “Voglio ringraziare la Pubblica Assistenza e Eleonora – dice ancora mamma Olga – ho trovato delle belle persone ed è stata la mia fortuna”.

“Abbiamo ormai “adottato” Olga e Sofia, fanno parte della nostra famiglia e supporteremo la loro accoglienza fino a quando ne avranno bisogno”. Così la presidente delle Pubbliche Assistenze Riunite Eleonora Gallerini. “Provvediamo a tutto il necessario per la piccola e per la mamma, secondo l’esperienza acquisita negli anni con l’accoglienza del Centro Aiuto Donna Lilith. Siamo felici se le vediamo serene, con tutto ciò di cui hanno bisogno. Allo stesso tempo ci auspichiamo che al più presto nel loro Paese possa finire questa terribile guerra, che ha portato tanta distruzione, devastazione e perdite e che ha costretto tante persone, soprattutto donne e bambini, a lasciare le proprie case. Come Olga e Sofia – conclude Gallerini – che ormai sono parte di noi, a cui auguriamo un futuro migliore e che presto possano lasciarsi alle spalle tutto questo”.

Oltre all’accoglienza, le Pubbliche Assistenze Riunite di Empoli e Castelfiorentino dall’inizio della guerra hanno partecipato alle grandi manifestazioni di solidarietà di cui le associazioni si sono rese protagoniste in tutta Italia, attivandosi per la raccolta beni di prima necessità di Anpas Toscana. Tutto il materiale raccolto nella sede di via XX Settembre è confluito grazie ai volontari di Protezione Civile al deposito delle Pubbliche Assistenze toscane, dove venivano organizzati i convogli umanitari diretti verso i campi di accoglienza in direzione Ucraina.

Tra gli altri servizi messi a disposizione dalle Pubbliche Assistenze Riunite, ci sono quelli per i profughi arrivati sul territorio. Tra questi le lezioni di italiano e il doposcuola, rivolti a studenti e adulti ma anche lo sportello di ascolto, in supporto alla popolazione fuggita dalla guerra e tenuto dalle operatrici del Centro Lilith. Prosegue inoltre il sostegno dei beni primari grazie alla Botteghina Solidale, al servizio dei nuclei familiari in difficoltà.

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